giovedì 31 gennaio 2013

GERHARD RICHTER nella Collezione Olbricht

“Consideravo, e tuttora considero, le edizioni come una gradita alternativa alla realizzazione di dipinti, che sono pezzi unici. Le edizioni rappresentano una fantastica opportunità per presentare la mia opera a un pubblico più ampio.”
Gerhard Richter, 1998



Gerhard Richter, Betty, 1991


L'artista tedesco, vive e lavora a Colonia, fra i più quotati e apprezzati a livello internazionale, esprime in questa mostra, dove presenta stampe, edizioni fotografiche, multipli, libri e poster d'autore, la sua oscillazione tra realismo post-fotografico e metafisica intenzione.

domenica 13 gennaio 2013

WOMEN IN FLUXUS & Other Experimental Tales. Eventi Partiture Performances


“Tutto è arte, tutti possono farne. L’arte deve essere divertente, 
occuparsi di tutto ed essere accessibile a tutti”.

George Maciunas, fondatore di Fluxus

Nam June Paik/Charlotte Moorman, Human Cello. John Cage's "26'1.1499" for a String Player 1965,
Performance realised at Café au Go Go, New York, 1965 © photo by P. Moore

Fluxus è oggi un fenomeno da indagare in grandi mostre storiche. Nel Cinquantenario del movimento Reggio Emilia con Palazzo Magnani fino al 10 febbraio 2013 propone la celebrazione maggiore. Non è un caso perché proprio qui, esattamente a Cavriago, il movimento ebbe una delle sue “capitali”.


mercoledì 26 dicembre 2012

ANNI TRENTA. Arti in Italia oltre il Fascismo




Mario Tozzi,
Figure e architetture, 1929
Vi siete mai chiesti l'origine della parola 'ambaradan' o dell'espressione 'chi si ferma è perduto'?  Credo di no perché, sebbene entrate nel linguaggio comune, come su molte altre cose che fanno parte di questa società liquido-consumistica, non c'è tempo per soffermarsi a riflettere. Credo giusto e doveroso, allora, prendersi del tempo, invece, per andare a visitare la bella mostra fiorentina che, partendo perfino dalle espressioni linguistiche, ricostruisce alcuni aspetti interessanti degli anni Trenta.

 Un decennio cruciale nella storia mondiale preparato dalla marcia su Roma e conclusosi con lo scoppio della seconda guerra mondiale. Non è un caso se oggi, dunque, si parla di anni Trenta. L'allora crisi ha molte tangenze con quella attuale: ora come allora si stanno impoverendo praticamente tutte le classi sociali e aggravando molto le diseguaglianze tra i cittadini.

Ora come allora i proprietari di grandi capitali hanno subito drammatiche perdite: è crollato in borsa il valore delle loro azioni, ora come allora con il sacrificio della piccola e media impresa il sistema riprenderà forza, ma questo già vede e sempre più vedrà la chiusura di molte attività.  Possono essere utili strumenti di riflessione sia il romanzo del 1936, Furore, di John Steinbeck che il film degli anni Settanta, Non si uccidono così anche i cavalli?

lunedì 17 dicembre 2012

FRANCIS BACON E LA CONDIZIONE ESISTENZIALE NELL'ARTE CONTEMPORANEA


Francis Bacon e la condizione esistenziale nell’arte contemporanea

Opere in mostra degli artisti:
Nathalie Djurberg, Adrian Ghenie, Arcangelo Sassolino, Chiharu Shiota, Annegret Soltau


fino al 27 gennaio 2013

Francis Bacon, Portrait of Henrietta Moraes, olio su tela , 36,6 x 30,5 cm., 1969

Nel visitare la mostra ci si chiede se il titolo sia giusto oppure se, invece, come ritengo, per correttezza scientifica, avrebbe dovuto essere invertito nei suoi termini e quindi risultare il nome di Francis Bacon post posto rispetto alla condizione esistenziale dell'uomo che indica il lavoro di artisti a noi contemporanei.
C'è un uso poco consono, mi si permetta, praticato nel mondo dell'arte che adotta la vecchia strategia di affiancare nomi altisonanti in guisa di specchietto per le allodole del pubblico al fine di inserire opere di artisti facenti parti di una cerchia di beneficiati da questo curatore o quest'altro. Ritengo, però, non sia il caso di questa mostra, anche se a prima vista potrebbe sembrare, perché questo progetto ha il merito di 'usare' Bacon per fornire un panorama delle arti visive suggestivo e, a tratti, affascinante. Tra l'altro in mostra per la prima volta ci sono tre dipinti incompiuti, ritrovati nello studio dell'artista.