venerdì 19 febbraio 2016

Giuliano Ghelli, ipotesi per una nuova biografia



Giuliano Ghelli è nato a Firenze il 10 maggio 1944 da Francesca Rossi e Maurizio Ghelli. A soli diciassette anni esordisce in una collettiva a Milano alla Galleria Numero di Fiamma Vigo. Nel 1973 vince una borsa di studio del Comune di Firenze e, l'anno successivo, pubblica "Il Portapaesaggi", un volume di disegni con testi di Lara Vinca Masini.



Nel 1975 è segnalato “Bolaffi” da Tommaso Paloscia, come uno dei migliori cinquanta artisti italiani. Partecipa alla X Quadriennale di Roma e alla X Biennale di Mentone. Sue mostre personali si susseguono in Italia in spazi pubblici e privati. Espone per la prima volta a Parigi nel 1974, presso l’Università di Lettere e nel '75 a New York, dove abiterà per sei mesi.



Nel 1975-80  espone a Frankfurt, Dortmund, Bremen, Luxembourg, Brussels, Stockholm, Worpswede e Bocholt. L'anno 1980 è nuovamente segnalato “Bolaffi” da Tommaso Paloscia, come uno dei migliori cinquanta artisti italiani. Negli anni 1980-90 inaugura numerose mostre personali in Italia e al Nord Europa, poi a Barcellona, Siviglia e Salonicco. Il 1992 è l'anno della    mostra personale presso la Sala del Tesoro del Castello Sforzesco di Milano accompagnata dal catalogo "In viaggio con Leonardo" edito dallo Harmand Hammer Center for Leonardo Studies dell’Università di Los Angeles, con testi di Carlo Pedretti. Tre anni dopo la Mercedes-Benz Italia  commissiona all'artista un ciclo di venti dipinti di grande formato, che ripercorrono la storia della casa automobilistica e diventano una mostra permanente nella nuova sede centrale di Roma.



Nel  1995-96  Giuliano Ghelli realizza per la Mediateca Regionale Toscana gli acquerelli e i posters per il “Premio Maestri del Cinema” assegnati a Robert Altman, Mario Monicelli e Alberto Sordi, mentre nel 1998 espone per la prima volta a Los Angeles. 


Due anni dopo, nell'anno  2000 è scelto dalla Fondazione Collodi di Prato per la realizzazione di un grande murale su Pinocchio. Segue la mostra personale a Sidney durante le manifestazioni per i Giochi Olimpici. Nell'anno 2001 Ghelli espone il ciclo di dipinti "La Parola Colorata" al Centro per l'Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato. La mostra sarà trasferita in aprile presso la Galleria d’Arte Moderna di Arezzo.



Nello stesso anno il Consiglio regionale della Toscana gli affida la realizzazione dell'immagine per la “Festa della Toscana 2001" ovvero "Festa della Libertà”, a Firenze, a Palazzo Panciatichi dove, a dicembre, si inaugurerà una sua mostra personale. Il 2002 è l'anno in cui la Camera Nazionale della Moda e il Comune di Milano chiameranno l'artista per realizzare uno dei suoi manichini dipinti, quale “Premio Milano per La Moda 2002”, assegnato alla giornalista Suzy Menkes dell’Herald Tribune. Ghelli sarà poi invitato dalla facoltà di Architettura dell’Università di Firenze per una serie di incontri con gli studenti del Corso di Laurea in Progettazione della Moda che, in seguito, realizzeranno studi e oggetti ispirati al suo lavoro.

Scelto dalla Toyota Motor Corporation quale unico artista per realizzare le immagini del calendario ufficiale 2003 per il Giappone (1.500.000 esemplari), Ghelli rinnova l’appuntamento con il “Premio Milano per La Moda”, con due nuovi manichini dipinti assegnati a Mariella Milani e Giusi Ferré. Nel 2004 proseguono le sue mostre personali. Una personale è presentata dalla Marble Arch Fine Arts Gallery alla Fiera d’Arte di Miami, mentre il “Premio Milano per La Moda” rinnova la sua commissione per un manichino dipinto assegnato a Franca Sozzani, direttrice di Vogue Italia.
Ghelli crea, anche, l’etichetta per il vino da collezionisti “Casanuova di Nittardi” (del vinaio Peter Femfert) dopo commissioni eseguite da Mitoraj, Penk, Berrocal, Tadini, Hundertwasser, Adami e Corneille. L'artista espone i suoi manichini dipinti all’interno dell’esposizione internazionale Furn’Art in Belgio poi, nello stesso mese, a Villa Demidoff, a Firenze, propone per la prima volta "Ipotesi per un esercito di terracotta" esponendo oltre trenta “soldati” dell’omonimo “esercito”.


Il 2 giugno 2013 gli viene conferita l'Onorificenza di Commendatore dell'Ordine "Al Merito della Repubblica Italiana" dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.
Il 15 febbraio 2014, alle ore 4, quest'uomo straordinario e amatissimo,  morirà nell'abitazione studio di San Pancrazio, San Casciano in Val di Pesa, Firenze, a causa di un arresto cardiaco, lasciando il firmamento dell'arte, privo di una grande stella.



Tutte le foto e le informazioni qui pubblicate sono di esclusiva proprietà dell'Archivio Giuliano Ghelli, ne è vietata ogni forma di riproduzione se non autorizzata.

Per informazioni, autentiche delle opere d'arte di Giuliano Ghelli rivolgersi a:
Archivio Giuliano Ghelli via Giovanni Papini n.18 – 50135 Firenze
www.archivioghelli.it
info@archivioghelli.it
info line 0039 347 17 04 117

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