sabato 30 maggio 2015

Mario Castelnuovo-Tedesco, Orizzonti Europei e Orizzonti Americani

Firenze, 5 e 8 giugno 2015, convegni e concerti per la scoperta e la valorizzazione del compositore ebreo fiorentino Mario Castelnuovo-Tedesco.

Mario Castelnuovo-Tedesco (1895-1968) al lavoro su una partitura; Firenze, inizio anni ‘30. 
Mario Castelnuovo-Tedesco Papers, The Library of Congress Music Division, 
Washington, D.C., U.S.A.; riproduzione autorizzata


ICAMus - The International Center for American Music, Associazione dedita allo studio e all’esecuzione della musica degli Stati Uniti, diretta da Aloma Bardi, annuncia prossime manifestazioni a Firenze, il 5 e l’8 giugno 2015.



Gli eventi sono incentrati sul compositore ebreo fiorentino Mario Castelnuovo-Tedesco (1895-1968, emigrato negli Stati Uniti nel 1939 per sfuggire alle Leggi Razziali e quindi attivo in America come autore di colonne sonore per il cinema).


Mario Castelnuovo-Tedesco (1895-1968), Shakespeare Sonnets, Op. 25: Sonetto CXXVIII,
How oft, when thou, my music, music play’st; Manoscritto inedito, 1945;
Mario Castelnuovo-Tedesco Papers, The Library of Congress Music Division,
Washington, D.C., U.S.A.; riproduzione autorizzata


Attraverso la scoperta di sue liriche inedite, le manifestazioni propongono una riunificazione organica della figura e dell’opera di Castelnuovo-Tedesco: da un lato, il compositore e pianista classico, affermatosi in Europa negli anni Venti e Trenta; dall'altro lato, la ricchissima produzione statunitense di musica d’arte, in larga misura rimasta sconosciuta.



Mario Castelnuovo-Tedesco (1895-1968), ritratto fotografico; Studio A. Cattani & Figli, Firenze,
10 ottobre 1921; Mario Castelnuovo-Tedesco Papers, The Library of Congress Music Division,
Washington, D.C., U.S.A.; riproduzione autorizzata


Due gli eventi. 
Venerdì 5 giugno 2015, Firenze, Palazzo dei Cerchi, vicolo dei Cerchi n.1, ore 16.40-18.10
Si svolgerà una sessione di studio presentata da ICAMus al Convegno Internazionale Intersections/Intersezioni (Firenze 5-7 giugno 2015).
La sessione si svolge venerdì 5 giugno ore 16,40-18,10, Kent State University - Florence Program, nel medievale Palazzo dei Cerchi, Vicolo dei Cerchi 1; comprende relazioni di Aloma Bardi e John Champagne, esecuzioni musicali di Salvatore Champagne e Howard Lubin (rarità e inediti di Castelnuovo-Tedesco su versi di poeti americani) e interventi di Mila De Santis ed Eleonora Negri.


Lunedì 8 giugno 2015, Firenze, presso lo storico Lyceum Club Internazionale, nel cinquecentesco Palazzo Giugni Fraschetti, via degli Alfani 48, ore 16-20, ingresso libero.

Il cinquecentesco Palazzo Giugni Fraschetti, via degli Alfani 48, Firenze, 
sede dello storico Lyceum Club Internazionale di Firenze

Mario Castelnuovo Tedesco: Firenze e altri orizzonti (convegno e concerto).
Il convegno, presieduto da Luciano Alberti, offre relazioni di Aloma Bardi, Mila De Santis, Eleonora Negri, Daniela Tortora.
Salvatore Champagne (tenore) e Howard Lubin (pianoforte) interpretano il programma musicale interamente inedito: il ciclo Leaves of Grass, su poesie di Walt Whitman (Firenze, 1936) e una selezione dalla raccolta Shakespeare Sonnets (California, 1944-1945, 1947 e 1963).

Il lavoro di ICAMus su Castelnuovo-Tedesco trova nuovo esito in una collaborazione internazionale con illustri istituzioni: il Dipartimento Sagas e il Dottorato di Ricerca Interuniversitario in Storia delle Arti e Storia dello Spettacolo-Pegaso-Regione Toscana dell’Università di Firenze, il Lyceum Club Internazionale di Firenze, e lo statunitense Oberlin - College & Conservatory.

La manifestazione avverrà alla presenza della famiglia statunitense e italiana del compositore.


Il tenore Salvatore Champagne e il pianista Howard Lubin;Oberlin Conservatory of Music, USA; foto © Rosen-Jones Photography, 2014; riproduzione autorizzata

Il website di ICAMus offre informazioni dettagliate, programmi e testi da scaricare, immagini d’archivio:
http://www.icamus.org/en/upcoming-events/

Per aggiornamenti e approfondimenti, il pubblico è invitato a seguire ICAMus su Facebook con un Like alla pagina https://www.facebook.com/ICAMus.org e a scrivere a info@icamus.org

sabato 9 maggio 2015

3.000 più 8.000 fa molto più di 11.000. Ce lo spiega Paolo Baratta

Intervento di Paolo Baratta, Presidente della Biennale di Venezia




La 56. Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia si aprirà il 9 maggio con un mese di anticipo rispetto alle ultime edizioni. Con essa celebriamo il 120mo anno dalla prima Esposizione (1895).
La Mostra Internazionale del curatore si estenderà nel Palazzo delle Esposizioni ai Giardini (3.000 mq) e nell’Arsenale (8.000 mq) e in aggiunta le aree esterne.

mercoledì 6 maggio 2015

Come conquistare Firenze? Con 2 mostre in città

Due mostre di Mauro Corda in città: tremila i visitatori 



A tre giorni dall'apertura delle due mostre di Mauro Corda, artista e scultore italo-francese, si registrano oltre tremila visitatori.
Il 28 aprile a Villa Finaly è stata inaugurata la mostra antologica Gli insoliti, mentre il primo maggio è stata inaugurata l’altra, Un altro mondo, in via Ricasoli 68, alla Sala delle Esposizioni dell’Accademia delle Arti del Disegno, a cura di Giovanna M. Carli. 






Le due mostre hanno totalizzato una media giornaliera di cinquecento persone, tante sono quelle che ogni giorno accorrono a vedere la mostra fiorentina del maestro italo francese Mauro Corda che il primo maggio ha inaugurato, proprio nel cuore di Firenze, la mostra Un altro mondo, che insieme a quella di Villa Finaly, in via Bolognese, 134, sottolinea un altro canone di bellezza e un modo diverso di vedere le persone, gli oggetti e il mondo. I visitatori sono attratti per la curiosità che suscita e per la genialità della concezione artistica dell’autore che dà vita a numerose riflessioni.

In piazza San Marco si affaccia infatti Mari Bárbola, la nana ritratta da Velászquez nel 1656 nel dipinto celeberrimo esposto al Museo del Prado presente anche, in una versione lasciataci dal genero del pittore, al Grand Palais, dove in questi giorni si sta svolgendo la più grande retrospettiva mai dedicata all’artista sivigliano. Mari Bárbola (María Bárbara Asquín) è stata "strappata" dal dipinto seicentesco da Mauro Corda affinché vivesse in piazza San Marco il suo momento di notorietà: non "quindici minuti", ma un mese intero.


#maurocordaunaltromondo, ph. by Andrea Vadasz

L’artista ha rivisitato il celebre quadro Las Meninas facendo un’intelligente operazione di trasferimento: da personaggio secondario la nana diventa protagonista, da dipinto diventa scultura in resina, da nana a gigante. Le opere pensate da Mauro Corda per il cuore di Firenze, dialogano con le fonti di ispirazione: Il David di Mauro Corda si lega idealmente a quello di Michelangelo esposto a pochi metri da lì, la sua Venere è un omaggio a Botticelli e alla diversità. Sia la Venere che il David, ma anche il San Sebastiano sono stati ideati e realizzati dall'artista nel suo studio francese e fusi nella celeberrima Fonderia d’Arte Massimo Del Chiaro di Pietrasanta. 


#maurocordaunaltromondo, ph. by Andrea Vadasz

Sono circa trenta le opere in mostra, alle quali se ne aggiungono altrettante esposte a Villa Finaly. 
Due mostre che recitano come un mantra la bellezza della diversità. “Tutte le opere (Il David, La Venere, Il San Sebastiano, Mari Bárbola, ma anche i Supereroi, molto amati dai bambini e dai ragazzi che in mostra si fanno i selfie, sono, non solo rilette da Mauro Corda, ma totalmente reiventate – spiega la curatrice della mostra Un altro mondo, Giovanna M. Carli. – Infatti fanno parte del nostro immaginario collettivo. Sono originali, diverse, ma suscitano empatia e familiarità”.



#maurocordaunaltromondo, ph. by Andrea Vadasz

Un grande progetto espositivo che Mauro Corda ha regalato alla città di Firenze sul tema delle differenze, visibile fino al 30 maggio prossimo, sia all’Accademia delle Arti del Disegno che a Villa Finaly, Chancellerie des Universités de Paris. Veramente da non perdere.


#maurocordaunaltromondo, ph. by Andrea Vadasz


Per chi volesse partecipare al concorso #maurocordaunaltromondo può inviare le proprie foto insieme a una scultura in mostra (Mauro Corda. Un altro mondo, via Ricasoli, 68) a: arsartispress@gmail.com.



#maurocordaunaltromondo, ph. by Andrea Vadasz

lunedì 4 maggio 2015

La Fonderia d'Arte Massimo Del Chiaro, il David, la Venere e il San Sebastiano di Mauro Corda


Un momento della fusione alla Fonderia d'Arte Massimo Del Chiaro

La straordinaria mostra all'Accademia più antica al mondo, l'Accademia delle Arti del Disegno, Mauro Corda. Un altro mondo, vede la partecipazione e la collaborazione della Fonderia d'Arte Massimo Del Chiaro. Visitare la Fonderia Del Chiaro è come entrare nella fucina di Vulcano per poi passare in un vero e proprio museo.
Ma come nasce una scultura in bronzo? Mentre a Firenze, un'altra mostra Potere e Pathos, Bronzi del mondo ellenistico, miete successi e riporta l'attenzione proprio sul bronzo, la sua fusione, la sua resa naturalistica e tutto ciò che è connesso con artificio e natura, abbiamo colto l'occasione della mostra Mauro Corda. Un altro mondo, curata da Giovanna M. Carli, e chiesto a Roberto Del Chiaro, General Manager della Fonderia stessa, come nasce una scultura in bronzo, in modo da offrire ulteriori informazioni sia ai visitatori di Potere e Pathos che ai visitatori della mostra di scultura e di disegno, Mauro Corda. Un altro mondo, due mostre che fanno del bronzo il veicolo per comunicare valori importanti.