venerdì 18 marzo 2016

Da Kandinsky a Pollock. La grande arte dei Guggenheim


Giovanna M. Carli durante il vernissage della mostra "Da Kandisky a Pollock. La grande arte dei Guggenheim",
Firenze, Palazzo Strozzi, 19 marzo - 24 luglio 2016


"Oggi un po' di Venezia e un po' di New York giungono a Firenze - ha commentato Giovanna M. Carli - Sono felice - ha poi continuato - che Palazzo Strozzi e Firenze puntino sull'arte di respiro europeo e americano nel segno di Solomon e Peggy Guggenheim, grandi collezionisti, tra cui quest'ultima la più trasgressiva". 
L'altana di Palazzo Strozzi, stracolma di giornalisti e critici d'arte durante la conferenza stampa di apertura della mostra
Con oltre cento opere d'arte rappresentative dell'arte europea e americana, realizzate tra gli anni venti e gli anni sessanta del Novecento, Luca Massimo Barbero, curatore della mostra,  ricostruisce
i rapporti e le relazioni tra le due sponde dell’Oceano, nel segno delle figure dei collezionisti americani Peggy Guggenheim e Solomon R. Guggenheim.



Barbero è curatore associato della Collezione Peggy Guggenheim di Venezia. Questa mostra nasce
dalla collaborazione tra la Fondazione Palazzo Strozzi e la Fondazione Solomon R. Guggenheim di New York e mette in scena uno straordinario e inedito confronto tra le collezioni di Solomon e Peggy, zio e nipote, in un percorso che si snoda tra le più grandi figure della storia dell’arte del XX secolo.
Partendo da grandi artisti come Kandinsky, Duchamp, Max Ernst, la mostra si focalizza poi sull’arte del dopoguerra a cavallo tra Europa e America, con i cosiddetti informali europei quali Alberto Burri, Emilio Vedova, Jean Dubuffet, Lucio Fontana, e alcune delle maggiori personalità dell’arte americana tra gli anni quaranta e sessanta, tra cui spiccano Jackson Pollock, di cui saranno esposte addirittura 18 opere, Mark Rothko presente in mostra con ben 6 quadri; Alexander Calder con 5 grandi cosiddetti mobiles; ma
anche, tra gli altri, Willem de Kooning, Robert Motherwell, Roy Lichtenstein, Cy Twombly.

Info: www.palazzostrozzi.org



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