venerdì 30 maggio 2014

PRIMA MATERIA

Lizzie Fitch / Ryan Trecartin, Public Crop, Local Dock, Porch Limit, 2011‐2013 / Installation © Ryan Trecartin, Lizzie Fitch / Pubic Crop, Local Dock : Courtesy of the artists and New Galerie, Paris/ Porch Limit : Courtesy of the artists and Regen Projects, Los Angeles / Installation view at Punta della Dogana, 2013
ph: © Palazzo Grassi, ORCH orsenigo_chemollo
Le innovazioni artistiche dei tardi anni sessanta, espresse spesso nell'astrazione, e a volte
attraverso il vuoto, avevano come sfondo le immagini esplicite e onnipresenti di guerre, proteste
e rivolte sociali.




Lizzie Fitch / Ryan Trecartin, Public Crop, Local Dock, Porch Limit, 2011‐2013 / Installation © Ryan Trecartin, Lizzie Fitch / Pubic Crop, Local Dock : Courtesy of the artists and New Galerie, Paris/ Porch Limit : Courtesy of the artists and Regen Projects, Los Angeles / Installation view at Punta della Dogana, 2013
ph: © Palazzo Grassi, ORCH orsenigo_chemollo
Negli stessi anni nasceva una nuova visione dell’eguaglianza sociale e
si prendeva coscienza di problemi come la condizione presente e futura dell’ambiente in cui
viviamo.
Roni Horn, Well and Truly, 2009‐2010 / Solid cast glass with as‐cast surfaces on all sides © Roni Horn / Courtesy Hauser & Wirth / Installation view at Punta della Dogana, 2013  ph: © Stefan Altenburger Photography, Zurich
Oggi la scienza e la tecnologia ci offrono la possibilità di connetterci globalmente
attraverso i social network, una quantità infinita di immagini sempre accessibili e, in prospettiva,
un’aspettativa di vita più lunga e l’uso di energie rinnovabili. Eppure viviamo ancora in un
clima di ansia spesso generata da avversari invisibili e astratti, come il riscaldamento globale
o il terrorismo tecnologico.

Loris Gréaud, Does the angle between two walls have a happy ending?, 2013 / Mixed media / Loris Gréaud, GREAUDSTUDIO / Courtesy Galerie Yvon Lambert (Paris), The Pace Gallery (New York) / Installation view at Punta della Dogana, 2013 / ph: © Palazzo Grassi, ORCH orsenigo_chemollo

Siamo immersi in una cacofonia d’immagini e di suoni mediatici. Se lo scopo della maggior parte delle opere d’arte ottocentesche era rappresentare la verità attraverso la bellezza e l’equilibrio, dalla fine del XX secolo l’arte tende invece alla conciliazione degli estremi – astrazione e surrealismo, vuoto e caos, negazione e spettacolo, alto e basso.


Sherrie Levine, Crystal Skull, 2010, detail Cast glass with glass vitrines © Sherrie Levine
Installation view at Punta della Dogana, 2013 / ph: © Palazzo Grassi, ORCH orsenigo_chemollo
Dal punto di vista artistico, viviamo in un’epoca di pluralismo globale. Quattro forme
espressive fondamentali – pittura, scultura, installazione, performance – sono amalgamate
dalla prima materia dei media intendendo con questo termine non solo la sostanza dei film o
dei video o di Internet, ma mezzo di diffusione e discussione globale.


Giuseppe Penone, Tre Alberi, 1968‐1985 / Wood, zinc wire, lead weights, Alpi Marittime, 1968 6 b/w gelatin silver photographs toned with selenium on fiber paper mounted on cardboard © Archivio Penone © G. Penone by SIAE 2013 Installation view at Punta della Dogana, 2013 ph: © Palazzo Grassi, ORCH orsenigo_chemollo
I testi alchemici medievali contengono centinaia di descrizioni e definizioni diverse della prima
materia: sostanza primeva che distingue e insieme costituisce terra, aria, fuoco e acqua; sostrato informe di ogni materia, comprendente anima e corpo, sole e luna; amore e luce, immaginazione e coscienza; ma anche urina, sangue, sporcizia.




È stata ricercata nel terriccio oscuro dei boschi e all'interno del corpo umano. È il caos primigenio che esiste prima del tempo e di qualunque possibilità di futuro.


Occidente e Oriente insieme, è il Tao di Lao Tzu e forse, per la scienza, la materia oscura di cui è composta gran parte dell’universo. Le definizioni di questo medium che racchiude in sé tutti gli elementi variano per prospettiva culturale o identità personale. Talvolta rappresentata circolarmente come un serpente che si morde la coda, la prima materia è essenza pura, tutto e nulla, ovunque e in nessun luogo, e può assumere
molteplici forme.

Caroline Bourgeois e 
Michael Govan
Curatori della mostra


Punta della Dogana
Dorsoduro 2
30123 Venezia

Info
www.palazzograssi.it

Orari di apert ura
Punta della Dogana
Prima Materia
30 maggio 2013 – 31 dicembre 2014
Aperto tutti i giorni dalle 10.00 alle 19.00
Chiuso il martedì
Chiusura delle biglietterie alle ore 18.00

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