lunedì 17 dicembre 2012

FRANCIS BACON E LA CONDIZIONE ESISTENZIALE NELL'ARTE CONTEMPORANEA


Francis Bacon e la condizione esistenziale nell’arte contemporanea

Opere in mostra degli artisti:
Nathalie Djurberg, Adrian Ghenie, Arcangelo Sassolino, Chiharu Shiota, Annegret Soltau


fino al 27 gennaio 2013

Francis Bacon, Portrait of Henrietta Moraes, olio su tela , 36,6 x 30,5 cm., 1969

Nel visitare la mostra ci si chiede se il titolo sia giusto oppure se, invece, come ritengo, per correttezza scientifica, avrebbe dovuto essere invertito nei suoi termini e quindi risultare il nome di Francis Bacon post posto rispetto alla condizione esistenziale dell'uomo che indica il lavoro di artisti a noi contemporanei.
C'è un uso poco consono, mi si permetta, praticato nel mondo dell'arte che adotta la vecchia strategia di affiancare nomi altisonanti in guisa di specchietto per le allodole del pubblico al fine di inserire opere di artisti facenti parti di una cerchia di beneficiati da questo curatore o quest'altro. Ritengo, però, non sia il caso di questa mostra, anche se a prima vista potrebbe sembrare, perché questo progetto ha il merito di 'usare' Bacon per fornire un panorama delle arti visive suggestivo e, a tratti, affascinante. Tra l'altro in mostra per la prima volta ci sono tre dipinti incompiuti, ritrovati nello studio dell'artista.




Francis Bacon, Untitled (Three figures), olio su tela, 198 x 147,5 cm, 1981 c.

La figura umana deformata dagli albori di una società 'liquida' dove il mercato preme sulla carne viva delle persone è lo spunto emotivo ed emozionale per l'opera site specific dei cinque artisti selezionati da Franziska Nori, tra le quali spicca quella dell'italiano Arcangelo Sassolino, classe 67, in cui un pistone mette in trazione una pesante fune legata a due travi poste a contrasto con le spesse mura dello spazio.






La corda è tirata fino al suo punto di massima resistenza, poi cede o si lacera secondo un gioco precario di equilibri che è poi quello anticipato da Elsa Morante quando scriveva: «...tutto questo, / in sostanza e verità, / non è nient’altro / che un gioco».
Giovanna M. Carli


Francis Bacon, Seated Figure, olio e pastello su tela, 198 x 147,5 cm, 1974


I dipinti di Bacon in mostra sono affiancati da una selezione di materiali provenienti dall’archivio dell’artista: ritratti fotografici, riproduzioni di grandi capolavori del passato, still da film, immagini tratte da libri e riviste. Questo materiale, utilizzato da Bacon come strumento di lavoro per la creazione delle sue opere, è presentato in mostra grazie alla collaborazione del CCC Strozzina con la Dublin City Gallery The Hugh Lane, che dal 1998 possiede la ricostruzione autentica e perfettamente conservata dell’ultimo studio londinese dell’artista.





La commistione tra figurazione e astrazione, i corpi trasfigurati, il riferimento a elementi autobiografici, l’utilizzo di diverse fonti iconografiche, la tensione e l’isolamento come metafore della vita dell’essere umano si ritrovano come parti fondamentali nel lavoro dei cinque artisti contemporanei posti in dialogo con Bacon per una riflessione di carattere esistenziale sul vivere contemporaneo.





Francis Bacon e la condizione esistenziale nell’arte contemporanea è organizzata dal Centro di Cultura Contemporanea Strozzina in collaborazione con la Dublin City Gallery The Hugh Lane (Dublino).

Il corsivo è tratto dal Comunicato stampa.



Informazioni:
T. 055 2645155
news@strozzina.org


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